Nella prima parte di “Star Trek – I film” ci siamo occupati dei primi tre film della serie classsica:
01. Star Trek (Star Trek: The Motion Picture, 1979)
02. Star Trek II – L’ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan, 1982)
03. Star Trek III – Alla ricerca di Spock (Star Trek III: The Search for Spock, 1984)
In questa seconda parte completeremo la serie classica con gli altri tre film:
04. Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home, 1986)
05. Star Trek V – L’ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier, 1989)
06. Rotta verso l’ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country, 1991)
I FILM
SERIE CLASSICA
01. Star Trek (Star Trek: The Motion Picture, 1979)
02. Star Trek II – L’ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan, 1982)
03. Star Trek III – Alla ricerca di Spock (Star Trek III: The Search for Spock, 1984)
04. Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home, 1986)
05. Star Trek V – L’ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier, 1989)
06. Rotta verso l’ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country, 1991)
THE NEXT GENERATION
07. Generazioni (Star Trek: Generations, 1994)
08. Primo contatto (Star Trek: First Contact, 1996)
09. Star Trek – L’insurrezione (Star Trek: Insurrection, 1998)
10. Star Trek – La nemesi (Star Trek: Nemesis, 2002)
KELVIN TIMELINE
11. Star Trek (2009)
12. Into Darkness – Star Trek (Star Trek Into Darkness, 2013)
13. Star Trek Beyond (2016)
EXPANDED UNIVERSE
14. Star Trek: Section 31
PROGETTI NON REALIZZATI
15. Star Trek: Planet of the Titans (anni settanta)
16. Star Trek: The God Thing (anni settanta)
4. Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home, 1986)
Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home), noto nel fandom anche con le sigle TVH o ST IV, è un film di fantascienza del 1986 per la regia di Leonard Nimoy, che aveva diretto il precedente film e che appare anche in veste di attore interpretando il personaggio di Spock.
È il quarto film di Star Trek, girato a vent’anni di distanza dalla prima serie televisiva.
In questo film, ambientato nel XX secolo grazie a un viaggio indietro nel tempo, è centrale il tema della protezione delle specie in via d’estinzione e l’attenzione per l’ambiente, in accordo con le convinzioni dello stesso Nimoy, fervente ecologista.
Per l’home video il film è stato distribuito col titolo Star Trek IV – Rotta verso la Terra.
Trama
Dopo tre mesi in esilio sul pianeta Vulcano, l’ammiraglio Kirk e il suo equipaggio decidono di tornare sulla Terra con lo Sparviero (ribattezzato dal dottor McCoy HMS Bounty) catturato ai Klingon nel precedente episodio Star Trek III – Alla ricerca di Spock, tutti rassegnati a subire la corte marziale per i numerosi reati commessi, in particolare il furto e la distruzione della nave stellare USS Enterprise.
Avvicinandosi al pianeta ricevono però un messaggio che avvisa che la Terra è sotto attacco da parte di una misteriosa e invulnerabile sonda spaziale aliena che emana un segnale capace di neutralizzare qualunque fonte energetica. Il medesimo segnale sta anche destabilizzando l’atmosfera terrestre, facendo evaporare gli oceani e creando delle grosse coltri di nubi che provocano forti piogge e impediscono l’irradiamento solare. Spock capisce che la sonda di per sé non ha intenzioni bellicose, ma non si rende conto delle conseguenze collaterali della sua azione, così, analizzando i suoni prodotti dall’alieno, scopre che questi cerca di mettersi in comunicazione con le balene megattere, la cui specie però è estinta da tempo.
Kirk e i suoi intraprendono allora un pericoloso viaggio nel tempo per andare a ritroso fino al XX secolo, con la missione di recuperare delle balene e trasportarle nel XXIII secolo, nel tentativo di salvare il pianeta dalla distruzione.
I protagonisti si trovano a vivere una serie di avventure, tra il drammatico e lo scanzonato, nella San Francisco del 1986, con divertenti episodi in cui gli ignari uomini del futuro debbono confrontarsi con arretratezze della società americana della fine del XX secolo, senza poter rivelare la propria identità e missione.
Ad esempio Montgomery Scott è costretto a usare un Macintosh Plus per progettare il contenitore per le balene e cerca di parlare al computer impugnando il mouse come microfono, credendo che il Mac sia dotato di un’avanzata interfaccia vocale. Kirk conosce Gillian Taylor, una giovane e affascinante biologa marina assai preoccupata per la sorte di una coppia di balene che dovranno essere liberate dall’acquario cittadino in mare aperto, dove correranno subito il rischio di essere cacciate e uccise dalle baleniere. La dottoressa Taylor vede inizialmente Kirk e Spock come degli innocui stravaganti, simpatici anche se un po’ fuori di senno, tuttavia Kirk riesce nel corso del tempo a ottenerne la fiducia.
La missione viene condotta a buon fine, nonostante una serie incredibile di ostacoli, e lo Sparviero Klingon riesce infine a compiere il salto temporale di ritorno con le stive piene d’acqua marina e la coppia di megattere, in grado di neutralizzare la minaccia della sonda aliena – che riconosce il loro canto – e ripopolare gli oceani del futuro. Con Kirk parte anche la giovane biologa, che decide di abbandonare il suo tempo per avventurarsi nel futuro.
Sottoposti finalmente a processo, Kirk e i suoi compagni vengono prosciolti da tutte le accuse, anche in considerazione dei successi appena riportati. Il solo ammiraglio Kirk viene punito per il reato di insubordinazione a un superiore e per questo viene retrocesso al grado di capitano, con l’agognata assegnazione al comando di una nuova nave stellare. Una lieta sorpresa attende Kirk e i suoi compagni quando scoprono il vascello loro assegnato: la USS Enterprise (NCC-1701-A), versione migliorata della sua vecchia nave.
Scheda film | Interpreti e personaggi |
![]() Titolo originale: Star Trek IV: The Voyage Home Paese di produzione: Stati Uniti d’America Anno: 1986 Durata: 119 min Regia: Leonard Nimoy ![]() | William Shatner: James T. Kirk Leonard Nimoy: Spock DeForest Kelley: Leonard McCoy James Doohan: Montgomery Scott George Takei: Hikaru Sulu Walter Koenig: Pavel Chekov Nichelle Nichols: Uhura Robin Curtis: tenente Saavik Catherine Hicks: dottoressa Gillian Taylor Jane Wyatt: Amanda Grayson Mark Lenard: ambasciatore Sarek Brock Peters: amm. Cartwright Robert Ellenstein: presidente del consiglio federale John Schuck: ambasciatore Kamarag Joe Lando: poliziotto |
5. Star Trek V – L’ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier, 1989)
Star Trek V – L’ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier), noto nel fandom anche con le sigle TFF e ST V, è un film di fantascienza del 1989 diretto da William Shatner, che è anche l’interprete del capitano Kirk. Rappresenta il quinto film della serie cinematografica di Star Trek.
Dopo le due regie affidate a Leonard Nimoy, interprete del personaggio Spock, anche William Shatner riuscì con questo film a ottenere la regia di uno dei capitoli cinematografici della serie, basato su un soggetto di sua produzione.
Per il ruolo di Sybok fu inizialmente contattato Sean Connery, che tuttavia non poté accettare l’offerta in quanto già impegnato nelle riprese di Indiana Jones e l’ultima crociata. Anche il nome del pianeta Sha Ka Ree infatti nacque come un tributo all’attore scozzese.
Trama
Mentre sulla Terra alcuni ufficiali della nave USS Enterprise NCC-1701-A si godono una licenza, l’ingegnere Scotty sovraintende le riparazioni della nave, afflitta da guasti tecnici a diversi sistemi, fra cui anche il teletrasporto.
Nel frattempo un gruppo di ribelli guidati da un misterioso Vulcaniano s’impadronisce di Paradise City, la capitale di Nimbus III, il pianeta della Pace Galattica, e prende come ostaggi tre consoli rappresentanti rispettivamente della Federazione dei Pianeti Uniti, dell’Impero Klingon e dell’Impero Romulano. Così il capitano Kirk e i suoi ufficiali vengono richiamati in servizio sulla loro nave che viene inviata su Nimbus III per liberare gli ostaggi, ma i ribelli riescono ad impadronirsene e a dirottarla verso il centro della Galassia.
Il loro capo si rivela essere Sybok, fratellastro di Spock, nato sul pianeta Vulcano e figlio dell’influente ambasciatore vulcaniano Sarek e di una principessa vulcaniana, con la quale il padre era sposato prima di Amanda Grayson. Prima di diventare quello che è, Sybok aveva studiato le più antiche tradizioni della sua civiltà, distinguendosi con onore per la spiccata intelligenza, ma presto aveva rifiutato l’educazione tradizionale alla logica imposta da Surak in favore dell’emozione, contravvenendo in tal modo alla millenaria filosofia vulcaniana e ottenendo l’esilio dal suo pianeta nativo.
Ora è alla ricerca di un pianeta perduto, che nella tradizione vulcaniana è chiamato Sha Ka Ree (il paradiso terrestre dei vulcaniani), dove spera di incontrare finalmente Dio, dal quale sostiene di aver ricevuto una visione, ed è convinto che tale pianeta si trovi proprio al centro della Galassia, al di là della Grande Barriera, un potente campo di energia che tutti ritenevano impenetrabile per qualsiasi nave (l’ultima frontiera dell’universo conosciuto fino a quel momento). Sybok riesce con i suoi poteri a persuadere e a portare dalla sua parte anche Sulu, Chekov e Uhura, dopodiché raggiunge Kirk, Spock e McCoy (che erano riusciti a evadere dalla cella in cui erano stati rinchiusi e avevano mandato un segnale di soccorso) e spiega loro le sue intenzioni. Sotto il comando di Sybok, l’Enterprise A riesce finalmente a superare la Grande Barriera e a raggiungere il pianeta.
Kirk, Spock e McCoy, stupiti dall’impresa compiuta, accettano quindi di accompagnare Sybok sulla superficie del pianeta, e una volta giunti qui, un’enorme creatura aliena si manifesta ai quattro sotto una potente forma di energia: essi credono quindi che questi sia proprio Dio, ma ben presto scoprono che si tratta invece un’entità oscura e malvagia, imprigionata in quel posto da lungo tempo, che cerca di avere la meglio sugli uomini della Federazione per avere l’Enterprise A ed evadere dal pianeta.
Con il sacrificio del pentito Sybok, Kirk e i suoi uomini riescono a fuggire, ma per loro i guai non sono ancora finiti: il giovane ed ambizioso capitano Klaa, dell’Impero Klingon, è all’inseguimento dell’Enterprise A con il suo sparviero, per poter affrontare e sconfiggere Kirk. La nave klingon attacca il vascello federale proprio mentre Kirk è ancora bloccato sul pianeta. Tuttavia Spock convince il generale klingon Koord, che si trova a bordo dell’Enterprise A, a fermare Klaa, in quanto il suo attacco non era autorizzato dal governo klingon. Dopodiché, proprio grazie allo sparviero, il Vulcaniano riesce a salvare in tempo il capitano Kirk uccidendo la creatura malvagia.
L’Enterprise A può quindi tornare sulla Terra dove Kirk, Spock e McCoy vanno a godersi una meritata licenza prima di iniziare una nuova avventura.
Scheda film | Interpreti e personaggi |
![]() Titolo originale: Star Trek V: The Final Frontier Paese di produzione: Stati Uniti d’America Anno: 1989 Durata: 107 min Regia: William Shatner ![]() | William Shatner: Amm. James T. Kirk Leonard Nimoy: Cap. Spock DeForest Kelley: Dott. Leonard “Bones” McCoy James Doohan: Com. Montgomery “Scotty” Scott Walter Koenig: Ten. Com. Pavel Chekov George Takei: Ten. Com. Hikaru Sulu Nichelle Nichols: Ten. Com. Nyota Uhura Bibi Besch: Dott.ssa Carol Marcus Merritt Butrick: Dott. David Marcus Paul Winfield: Cap. Clark Terrell Kirstie Alley: Ten. Saavik Ricardo Montalbán: Khan Noonien Singh Judson Scott: Joachim Laura Banks: seguace di Khan (navigatore) Steve Bond: seguace di Khan Pam Bennett: seguace di Khan John Winston: Comandante Kyle Paul Kent: Comandante Beach Ike Eisenmann: Peter Preston John Vargas: Jedda Kevin Rodney Sullivan: March |
6. Rotta verso l’ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country, 1991)
Rotta verso l’ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country), noto nel fandom anche con l’acronimo TUC o la sigla ST VI, è un film di fantascienza del 1991 diretto da Nicholas Meyer, sesto film della serie cinematografica di Star Trek e l’ultimo con il cast originale al completo (che con il film successivo Generazioni lascia il testimone al cast della serie Star Trek: The Next Generation).
Per l’home video il film è stato distribuito col titolo Star Trek VI – Rotta verso l’ignoto.
La produzione voleva realizzare un sesto film con il cast della serie originale, così da non terminare la serie con Star Trek V – L’ultima frontiera, pur consapevoli che questo sarebbe stato l’ultimo film con presente il cast originale, data l’età degli attori, e con cui celebrare il 25º anniversario del franchise Star Trek. Il film ebbe un costo di produzione di 27 milioni di dollari.
Trama
La nave stellare USS Excelsior, comandata da Hikaru Sulu, viene coinvolta nell’improvvisa esplosione della luna Praxis, una preziosa fonte di energia dell’Impero Klingon. La distruzione di Praxis, oltre a provocare un collasso economico, danneggia l’ozonosfera di Qo’noS, il pianeta nativo dei Klingon, i quali decidono di accordare la pace con la Flotta Stellare per farsi aiutare di fronte alla crisi.
La Federazione dei Pianeti Uniti accetta l’appello e invia l’equipaggio della USS Enterprise per incontrarsi con il cancelliere dei Klingon, Gorkon, e scortarlo sulla Terra per negoziare la pace. Il capitano dell’Enterprise, James T. Kirk, trova l’incarico difficile per via del profondo rancore che prova verso i Klingon, i quali hanno ucciso suo figlio, David. Durante il viaggio, dopo una difficile cena tra le due fazioni, il vascello Klingon viene colpito da due siluri, apparentemente sparati dall’Enterprise, che disabilitano la gravità all’interno. Nella confusione, due misteriosi individui nascosti in tute spaziali della Flotta e dotati di scarponi magnetici per camminare si teletrasportano nella nave dei Klingon compiendo uccisioni e ferendo mortalmente Gorkon.
Kirk e il dottor Leonard McCoy giungono sulla nave di Gorkon e tentano di soccorrerlo, ma il cancelliere Klingon muore nonostante gli sforzi del medico di bordo. Il perfido vice di Gorkon, il generale Chang, arresta Kirk e McCoy incolpandoli dell’assassinio. I due vengono in seguito processati dal consiglio Klingon e condannati all’ergastolo da scontare sulla colonia penale di Rura Penthe. Azetbur, la figlia di Gorkon, diventa il nuovo cancelliere e sceglie di continuare i negoziati per la pace, che saranno tenuti in un luogo segreto. Il Presidente della Federazione reputa l’arresto di Kirk e McCoy ingiusto, ma Azetbur sostiene che la loro condanna serve per ripagare la morte di suo padre e che qualsiasi tentativo per liberarli, sarà considerato come atto di guerra.
Su Rura Penthe, Kirk e McCoy incontrano Martia, un’aliena mutaforma che li aiuta ad evadere, ma poi Kirk scopre che in realtà era stata assoldata per eliminarli facendo credere che fossero stati uccisi nel tentare di fuga. Le guardie Klingon li raggiungono e uccidono Martia. Kirk domanda alle guardie chi è che li vuole morti, ma prima che il Klingon riveli le identità dei cospiratori, Kirk e McCoy vengono teletrasportati sull’Enterprise, che ora è al comando di Spock, il quale ha condotto un’indagine durante la loro assenza per scoprire chi è che li ha incastrati. Gli assassini di Gorkon vengono trovati morti, ma con una mossa astuta Kirk e Spock riescono lo stesso a far venire allo scoperto il colpevole, che si rivela essere l’allieva vulcaniana di Spock, la tenente comandante Valeris.
Spock esegue la fusione mentale vulcaniana su Valeris e scopre che il gruppo di cospiratori che vogliono la grande guerra perché temono i cambiamenti (il titolare “ignoto”) è composto da membri sia dell’Impero Klingon sia della Federazione e della Flotta Stellare stessa, tra i quali vi sono il generale klingon Chang, l’ambasciatore romulano Nanclus e l’ammiraglio Donald Cartwright. L’Enterprise si reca di fretta sul pianeta Khitomer, dove avrà luogo la nuova conferenza per la pace, ma viene attaccata da Chang, al comando di uno Sparviero Klingon capace di fare fuoco mentre è occultato. In aiuto dell’Enterprise interviene anche Sulu con la sua Excelsior, ma è grazie a uno stratagemma ideato da Spock che il vascello nemico viene portato allo scoperto e distrutto, provocando la morte di Chang.
Gli equipaggi delle due navi federali si teletrasportano su Khitomer e arrestano Cartwright e Nanclus mentre Scotty uccide il cecchino Klingon che doveva assassinare il Presidente durante la conferenza. Azetbur, riconoscente, decide di proseguire per i trattati della pace dicendo a Kirk che ha confermato le speranze di suo padre, mentre lui le dice che ha confermato quelle di suo figlio. Nel finale, l’equipaggio dell’Enterprise riceve l’ordine di tornare alla base per decommissionare la nave, ma Kirk, appoggiato dai suoi compagni, sceglie di “allungare” il viaggio di ritorno.
Scheda film | Interpreti e personaggi |
![]() Titolo originale: Star Trek VI: The Undiscovered Country Paese di produzione: Stati Uniti d’America Anno: 1991 Durata: 109 min – 113 min (versione integrale) Regia: Nicholas Meyer ![]() | William Shatner: Cap. James T. Kirk Leonard Nimoy: Spock DeForest Kelley: Dott. Leonard “Bones” McCoy James Doohan: Montgomery “Scotty” Scott George Takei: Cap. Hikaru Sulu Walter Koenig: Com. Pavel Chekov Nichelle Nichols: Nyota Uhura Christopher Plummer: Gen. Chang Brock Peters: Amm. Donald Cartwright Kim Cattrall: Ten. com. Valeris Kurtwood Smith: Presidente della Federazione David Warner: Cancelliere Gorkon Iman: Martia Mark Lenard: Ambasciatore Sarek Michael Dorn: Col. Worf Leon Russom: Bill, il Comandante in Capo della flotta John Schuck: ambasciatore Klingon Paul Rossilli: brigadiere Kerla René Auberjonois: Col. Patrick West Rosanna DeSoto: Azetbur Christian Slater: Ufficiale addetto alle comunicazioni dell’astronave Excelsior Darryl Henriques: ambasciatore romulano Nanclus Grace Lee Whitney: Janice Rand Jeremy Roberts: comandante Dmitri Valtane |