Gli otto racconti che compongono questo libro dal titolo “Le stanze dei fantasmi” erano stati precedentemente pubblicati su “All the Year Round” a cura di Charles Dickens nel 1859.
Questa pubblicazione è la prima ad essere stata tradotta per intero in italiano (a cura di Stella Sacchini), fino ad ora erano stati pubblicati e tradotti solo alcuni racconti.
Oltre a Dickens, tra gli autori, troviamo Wilkie Collins, amico e collaboratore dello stesso Dickens e autore di storie mozzafiato di mistero e avventura; Elizabeth Gaskell, famosa per “dipingere” la società dell’epoca soffermandosi sulla condizione femminile e criticando l’idiosincrasia di regole e convenzioni non più utili; Hesba Stretton, famosa autrice di storie per bambini del secondo ottocento; George Augustus Sala, famoso per i suoi reportage di viaggi, ma ancor di più per un romanzo erotico a sfondo sadomasochistico; Adelaide Anne Procter, la poetessa preferita della regina Vittoria.
La sinossi qui sotto spiega su che “canovaccio” è stata impostata l’opera da parte di Dickens, che con la sua ben nota ironia raccoglie un campionario di paure e nevrosi proprie degli uomini della metà dell’ottocento.
Gli otto racconti (tre sono di Dickens) ci offrono un ottimo spaccato dell’età vittoriana sia come società sia come cittadini dell’epoca, presentandoci un campionario di manie, paure, comportamenti e modi di fare propri dell’epoca.
Non aspettatevi dei racconti di “facile presa” e di “vera paura”, va considerata l’epoca nel quale sono stati scritti, ci troveremo di fronte degli stili di scrittura a volte “ingarbugliati” o in prosa come nel caso del racconto “La stanza del quadro” di Adelaide Anne Procter e comunque lontani anni luce da quello che noi oggi definiremo un racconto dell’orrore.
Una cosa è sicura che quello che poteva far paura a livello di racconto nella metà del 1800 e molto lontano da quello che occorre oggi per instaurare nel lettore un senso di “disagio” e “paura”, letti ai giorni nostri questi racconti ci fanno quasi sorridere ma comunque servono per capire come è cambiato il modo di scrivere nel corso degli anni e come sono cambiate le “paure” negli individui.
Il libro (edizioni Del Vecchio) è perfettamente realizzato tra introduzioni, prefazioni e postfazioni che ci fanno un quadro completo dell’opera, dei luoghi e dell’epoca (vittoriana) e in particolar modo di Dickens autore ma soprattutto di un uomo dotato di una grande sensibilità.
Tra gli otto racconti spiccano (escludendo per ovvi motivi quelli di Dickens per manifesta superiorità) quello di Wilkie Collins “La stanza della madia” e quello di George Augustus Sala “La stanza doppia”.
Da leggere.
Note bibliografiche:
Autore: AA.VV.
Titolo: LE STANZE DEI FANTASMI
Casa editrice: DEL VECCHIO EDITORE
Anno: 2014
Pagine: 218
Prezzo di copertina: € 7,99
Giudizio: 65/100