Star Trek – Le serie TV (Prima parte)

In questa serie di articoli cercheremo di elencare e ordinare tutte le serie TV dedicate a Star Trek senza esprimere nessun giudizio, per le recensioni seguiranno, nel corso del tempo, altri articoli, uno per ogni serie.

Star Trek è un “marchio” di genere fantascientifico che ha avuto inizio nel 1966 con una serie televisiva omonima ideata da Gene Roddenberry, divenuta in seguito tra le più popolari nella storia della televisione. In questa prima parte esamineremo le prime tre serie live action.

(Alla fine dell’articolo è inserito un indice guida alle parti di cui è composto l’articolo: Star Trek – Le serie)

Dal successo della prima serie sono derivate nel corso di oltre cinquant’anni le altre seguenti serie TV e WEB:

  • 9 serie live action
  • 3 serie animate
  • 1 serie antologica
  • 1 webserie
  • 1 miniserie documentario
  • 2 after show
  • 1 serie documentario
  • 1 podcast
  • 1 progetto mai realizzato


SERIE TV – LIVE ACTION (Prima parte)

  1. Star Trek (Star Trek: The Original Series) – (1966-1969)
  2. Star Trek: The Next Generation – (1987-1994)
  3. Star Trek: Deep Space Nine – (1993-1999)
  4. Star Trek: Voyager – (1995-2001)
  5. Star Trek: Enterprise – (2001-2005)
  6. Star Trek: Discovery – (2017-2024)
  7. Star Trek: Picard – (2020-2023)
  8. Star Trek: Strange New Worlds – (2022-in corso)
  9. Star Trek: Starfleet Academy – (2024)

1. Star Trek (Serie classica) – 1966-1969 — (titolo originale: Star Trek: The Original Series)

La serie televisiva Star Trek, nota anche come “Star Trek – Serie classica” o con l’acronimo TOS (The Original Series), ideata da Gene Roddenberry nel 1966 è l’opera prima da cui nasce l’universo fantascientifico di Star Trek.

Nata originariamente con il semplice titolo di “Star Trek”, non prevedendo il successo mondiale e le successive serie, dopo qualche anno si è deciso, per distinguerla all’interno del franchise, di rinominarla come: Star Trek: The Original Series e in italiano Star Trek – La serie classica o Star Trek – La serie originale.

Prodotta negli Stati Uniti, debutta l’8 settembre 1966 sul canale NBC. Narra le avventure dell’equipaggio della nave stellare USS Enterprise della Federazione dei pianeti uniti, “Spazio: ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all’esplorazione di nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima“.

Il capitano dell’Enterprise è James T. Kirk, coadiuvato dall’ufficiale scientifico Spock, un extraterrestre proveniente dal pianeta Vulcano e dall’ufficiale medico, il dottor Leonard McCoy detto “Bones”. I tre, uniti da un forte legame di rispetto e amicizia, sono i personaggi chiave della serie, circondati da un equipaggio molto affiatato.

Girata con un budget limitato, ha tra i suoi sceneggiatori alcuni scrittori divenuti celebri, tra i quali Theodore Sturgeon, Robert Bloch e Richard Matheson.

Grazie alla filosofia e alle intuizioni del suo produttore Gene Roddenberry, si presenta estremamente moderna e innovativa nei contenuti, da un punto di vista sociale e tecnologico.

La serie non ha riscosso da subito un grande successo di pubblico: solo in seguito, anche grazie alla passione dei fan, è divenuta un cult e un fenomeno di costume, oggetto (assieme alle serie successive) del fandom più esteso a livello mondiale che si conosca.

Ambientata tra gli anni 2266 e 2269, in un ipotetico futuro in cui i terrestri si sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita e sono entrati in contatto con altre forme di vita senzienti residenti nella Via Lattea, arrivando a promuovere con essi la nascita della Federazione Unita dei Pianeti.

La serie televisiva, pur rimanendo un’opera d’intrattenimento, ha proposto temi rilevanti dal punto di vista sociale, etico e politico. Per la prima volta nella storia della televisione un giapponese, una donna di origine africana, diversi americani, uno scozzese, un alieno e un russo, nel momento in cui il mondo era spaccato in due dalla Guerra fredda, si trovavano a lavorare insieme nello stesso equipaggio, a esplorare l’universo alla ricerca di nuove culture con cui dare vita a reciproci scambi in nome dell’uguaglianza e della pace.

Nell’episodio “Umiliati per forza maggiore”, trasmesso negli Stati Uniti il 22 novembre 1968, si vide il primo bacio interrazziale nella storia della televisione, del quale furono protagonisti Uhura, l’ufficiale alle comunicazioni, e il capitano Kirk. Il personaggio di Uhura (prima persona di colore a ricoprire un ruolo di ufficiale di plancia e a mostrare l’ombelico in una fiction televisiva) divenne molto caro al pubblico, tanto che Martin Luther King intervenne personalmente affinché l’interprete, l’attrice Nichelle Nichols, non abbandonasse la serie.

La serie introduce numerose specie aliene che diverranno caratteristiche del franchise, quali ad esempio i Vulcaniani, specie amica degli umani e tra i quattro fondatori della Federazione dei Pianeti Uniti assieme ad Andoriani, Tellariti e gli stessi umani, cui appartiene l’ufficiale scientifico Spock.

I Klingon, storici avversari della Federazione, costituiti da un popolo di fieri guerrieri la cui ragione d’esistenza è la guerra e la lotta e che, durante gli anni della guerra fredda, hanno rappresentato una metafora del “pericolo russo” rappresentato dall’Unione Sovietica.

I Romulani, altro nemico storico della Federazione, rappresentato da una razza aliena discendente dagli stessi Vulcaniani e fisicamente identici a loro, ma che hanno rinunciato alla disciplina della soppressione dei sentimenti e hanno costruito un potente impero militare. I Gorn, sorta di grosse lucertole umanoidi, dotate di una forza superiore, temuti per la loro aggressività e ferocia, una delle razze aliene maggiormente iconiche e rappresentative dell’universo di Star Trek.

A causa dei bassi ascolti e del poco successo iniziale venne ventilata l’ipotesi di cancellare la serie al termine della seconda stagione. I fan della serie condussero però una campagna senza precedenti per convincere l’NBC a produrre anche una terza stagione riuscendo nell’intento.

Il settantanovesimo e ultimo episodio fu trasmesso il 3 giugno 1969.

Le repliche della serie furono poi trasmesse per molto tempo in collaborazione con altre reti televisive (syndication) e conobbero un notevole, crescente successo negli anni successivi. Dopo una mobilitazione dei fan, che scrissero migliaia di lettere a tal proposito, l’agenzia spaziale statunitense NASA decise di battezzare Enterprise una delle navette della serie Space Shuttle (il prototipo senza motori costruito per esercitare gli equipaggi all’atterraggio); l’entrata in pista della navetta fu accompagnata dalla fanfara che suonava il tema della colonna sonora di Star Trek.

Star Trek venne trasmessa per la prima volta in lingua italiana dal 1º maggio 1979 su Telemontecarlo, tuttavia il canale non disponeva di una copertura adeguata. La serie divenne dunque nota al grande pubblico in Italia soprattutto un anno più tardi, con l’uscita del film omonimo di Robert Wise e la diffusione attraverso le televisioni locali a partire dall’estate del 1980.


2. Star Trek: The Next Generation – 1987-1994 — (titolo originale: Star Trek: The Next Generation)

Vent’anni dopo la prima serie televisiva, nel 1986, il produttore Gene Roddenberry decide che era giunto il momento di dare un seguito alla prima serie, ambientandola 78 anni dopo la serie originale, con un nuovo equipaggio e una nuova astronave.

La serie è anche conosciuta con l’acronimo TNG.

I “viaggi della nave stellare Enterprise” mantengono la loro dimensione avventurosa, malgrado nel frattempo sia intervenuta la pace con i Klingon e l’allargamento della Federazione.

La tecnologia è più progredita, le navi della Flotta, come la nuova USS Enterprise, sono più grandi, comode e spaziose, con una funzione più marcatamente esplorativa e diplomatica, meno militare.

Agli ufficiali è permesso portare a bordo le proprie famiglie, dato che i periodi delle missioni si sono allungati. L’esplorazione rimane la molla principale delle avventure, ma non mancano situazioni inedite che si sviluppano attorno al ponte ologrammi.

Più numeroso, complesso e articolato che nella serie originale, il gruppo di personaggi di The Next Generation è composto da ben otto protagonisti fissi, nessuno dei quali si può però considerare un vero e proprio comprimario.

Tra di essi spiccano il capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart), l’androide Data (Brent Spiner) e il comandante William Riker (Jonathan Frakes).

Oltre a ripresentare le specie già apparse nella precedente serie televisiva, come ad esempio Vulcaniani, Klingon e Romulani, The Next Generation introduce svariate nuove specie aliene, alcune delle quali destinate a divenire ricorrenti, quali soprattutto i Ferengi, i Borg, i Bajoriani, i Cardassiani.

I Ferengi erano inizialmente destinati a divenire la specie antagonista per eccellenza della Federazione, ruolo invece poi passato ai Borg, che, dalla Battaglia di Wolf 359 in poi, diverranno una temibile e costante minaccia per la Federazione e per tutto il Quadrante Alpha della galassia.

Le avventure della Next Generation si sono sviluppate in 178 episodi, divisi in 7 stagioni.

Trasmessa per la prima volta il 28 settembre 1987 con l’episodio pilota di due ore “Incontro a Farpoint” e un’audience di 27 milioni di telespettatori, la serie ha riscosso subito un discreto seguito ed ha collezionato successi per sette stagioni. La serie è terminata con la doppia puntata “Ieri, oggi, domani”, trasmessa il 29 maggio 1994.

Anche il seguito di questa serie con il passare del tempo si è allargato ed essa è stata ampiamente ritrasmessa in collaborazione con altre reti televisive.


3. Star Trek: Deep Space Nine – 1993-1999 — (titolo originale: Star Trek: Deep Space Nine)

La serie Star Trek: Deep Space Nine, conosciuta anche come “Deep Space Nine” o con gli acronimi DS9 o DSN, nasce originariamente come spin-off di “Star Trek: The Next Generation” nel gennaio del 1993, due anni dopo la morte di Gene Roddenberry, avvenuta nel 1991 durante la produzione della quinta stagione di Star Trek: The Next Generation.

La serie venne prodotta per sette stagioni, dal 1993 al 1999.

È la prima e unica serie di Star Trek a essere ambientata non a bordo di un’astronave ma all’interno di una stazione spaziale. La stazione Deep Space Nine, comandata da Benjamin Sisko, è posta nello spazio del pianeta Bajor, a sorveglianza dei turbolenti confini tra lo spazio della Federazione e quello dell’Unione Cardassiana, nei pressi di un tunnel spaziale stabile che conduce al remoto Quadrante Gamma della galassia.

A causa di questo tunnel, la Federazione si trova a fronteggiare uno dei suoi più temibili avversari: il Dominio. La guerra contro il Dominio arriva a coinvolgere tutte le principali potenze dei quadranti Alfa e Beta e vede un’inedita alleanza militare tra Federazione, Klingon e Romulani.

Nell’arco finale della serie, oltre a molteplici colpi di scena, appaiono alcune delle più notevoli battaglie spaziali della fantascienza di quegli anni, grazie all’evoluzione della grafica al computer.

È stata messa in onda per la prima volta il 3 gennaio 1993 negli Stati Uniti, due anni dopo la morte di Gene Roddenberry. Deep Space Nine è stata prodotta in sette stagioni e trasmessa in prima visione negli USA dal 1993 al 1999, per lasciare il testimone alla serie parallela Star Trek: Voyager iniziata nel frattempo nel 1995.

La serie doppiata in italiano è stata trasmessa una prima volta dalla Rai nel 1995 fino alla terza stagione. Una trasmissione via satellite dell’intera serie è avvenuta sul canale Jimmy a partire dal 2001, con gli episodi non doppiati trasmessi sottotitolati. Il doppiaggio italiano è stato realizzato dalla Società Attori Sincronizzatori (stagioni 1-3) e da La BiBi.it (stagioni 4-7).


Indice degli articoli con link:

  • Prima parte: le prime tre serie TV – Live action
  • Seconda parte: le serie TV live action dalla 4ª alla 6ª
  • Terza parte: le ultime tre serie, dalla 7ª alla 9ª
  • Quarta parte: le tre serie animate
  • Quinta parte: serie antologica, webserie, serie e miniserie documentario, podcast, aftershow e progetto mai realizzato

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